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L’app Immuni, l’applicazione per smartphone, basata sul contact tracing sarà, lo strumento della fase 2, per tracciare i contagi da coronavirus covid-19. L’app, in uscita, e disponibile al download, a breve, su iOS e Android, ma lascia ancora spazio a diverse domande:

·       Chi deve scaricarla

·       Quando esce

·       è obbligatoria

·       Come vengono utilizzati e conservati i dati personali

Sull’app Immuni emergono ora le prime risposte, derivate dal decreto legge, approvato dal Consiglio dei ministri: primo punto chiarito e fondamentale, già ampiamente confermata nei giorni scorsi, è che il mancato utilizzo dell’app non comporterà alcuna limitazione o conseguenza, per l’esercizio dei diritti fondamentali dei soggetti interessati. “Immuni” non sarà obbligatoria e il suo download sarà possibile su base volontaria. Questo è il punto fondamentale!

Non sarà lesa, in alcun modo, la Privacy, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 13 e ss. del Regolamento UE n. 679/2016 del 27 aprile 2016, (General Data Protection Regulation – G.D.P.R.) “relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati).”

Il commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri, ha affidato lo sviluppo di Immuni (un diario clinico) alla “Software House milanese Bending Spoons”, guidata da Luca Ferrari.

L’app Immuninon è ancora disponibile: nelle prossime settimane, infatti, il programma sarà testato nella fabbrica Ferrari di Maranello prima di essere successivamente proposta tutti gli utenti. I test saranno sviluppati prima per diverse regioni e il debutto dovrebbe arrivare per metà maggio (forse dal 18 del mese, in linea con la seconda tornata d’aperture).

Stando alle informazioni emerse, l’applicazione userà la tecnologia Bluetooth, come intendono fare Google e Apple, che nei giorni scorsi hanno siglato una storica alleanza per tracciare il coronavirus. Attraverso il Bluetooth, l’app rileverà la vicinanza fra due dispositivi e registrerà sullo smartphone di ciascuno, un algoritmo identificativo anonimo di tutti i device con cui è entrato in contatto.

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