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Google, nel mese di maggio u.s., ha affermato che, nella classifica di Google Search, saranno inclusi l’esperienza relativa alle pagine, cioè un insieme di segnali che misurano il modo in cui gli utenti percepiscono l’esperienza di interazione con una pagina, al di là del suo valore puramente informativo. Include segnali web essenziali, ossia un insieme di metriche che misurano l’esperienza utente reale, relativa a prestazioni di caricamento, interattività e stabilità visiva della pagina. Include anche segnali esistenti della ricerca.

Ultimamente, gli analisti di Google hanno notato un aumento del 70% di utenti che interagiscono con “l’esperienza” della pagina e, quindi, automaticamente, saranno inseriti nella classifica di Google Search.

Questi utenti, di cui sopra, interagiscono anche con Lighthouse (faro) e Page Speed Insights, (Velocità della pagina Approfondimenti) e con siti che possono identificare opportunità di miglioramento con (Principali vitali del web) di (Consolle di ricerca).

La sicurezza HTTPS e le intrusive linee guida interstiziali (tutto ciò che sta in mezzo) fanno, unitamente ai Core Web Vitals, ai nuovi segnali di Page Experience agevolano anche la facilità d’uso dei cellulari.

Google prevede di fare dei test visivi, per confermare che, i risultati della ricerca sono allineati con le loro previsioni.

Google crede che, formando informazioni sulla qualità dell’esperienza di una pagina, possa essere, sicuramente utile nella loro ricerca.

Certamente l’esperienza ed i segnali di una pagina web, oltre ad essere utile, per raggiungere il mirato risultato che vogliono visitare, aiuta gli utenti a trovare quelle piccole cose, quelle immagini, quello scatto particolare, che resta impresso nella memoria e che fa la differenza tra un sito e l’altro.

Secondo Google le immagini sono, in un sito, un aspetto che sempre è preso alla leggera. Non si pensa a posizionarle e non si pensa ad ottimizzarle, ma se si guarda il tutto con un attimo di obiettività, ci si rende conto che, alla fine, sono sempre le prime ad essere guardate e, se sono soddisfacenti, portano il visitatore a leggere qualcosa. Ci sono molti contesti in cui le immagini in un sito possono fare la differenza, perché

  • Se si vende un qualsiasi prodotto on line
  • Se si propone un prodotto nuovo, un’esclusiva dell’azienda
  • Se si propongono lavori o servizi

le immagini in un sito permettono di dare sostanza a quanto viene detto.

Il problema, che sempre più spesso, si nota nel web è che le immagini di un sito sono tra le tante cose, che non hanno la giusta considerazione e sono spesso buttate là, senza senso, con dimensioni a volte esageratamente piccole, a volte esageratamente grandi o, peggio, prese a casaccio da siti concorrenti.

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