Come i più attenti avranno notato, da qualche tempo a questa parte Google ha aumentato leggermente la lunghezza degli snippet (per chi non fosse del mestiere trattasi di titolo, URL e descrizione di un determinato sito web presenti nelle pagine nelle quali vengono visualizzati i risultati di una ricerca effettuata dall’utente) al fine di renderli più descrittivi ma soprattutto più funzionali così che gli utenti possano comprendere chiaramente in che modo le pagine visualizzate possano essere attinenti alla ricerca da loro effettuata.

Secondo una ricerca statistica effettuata da RankRanger.com  la crescita è del 44% circa visto che siamo passati, almeno per quanto riguarda le SERP (Search Engine Result Page) degli Stati Uniti, da 160 a 230 caratteri in media mentre in Italia l’aumento è leggermente più basso, più o meno il 38%, visto che si è passati mediamente da 160 a 220 caratteri.

A questo punto i webmaster e gli esperti di SEO (Search Engine Optimization) si chiedono se sia il caso di modificare le meta descrizioni ma, almeno per il momento, è lo stesso colosso di Mountain View a venire in loro aiuto consigliando di non effettuare modifiche alle meta descrizioni visto che i frammenti vengono generati automaticamente e dinamicamente in base alla ricerca effettuata dall’utente e al contenuto trovato sia nella meta descrizione sia nel contenuto visibile nella pagina.

Quindi, teoricamente, se Google fornisce snippet più lunghi, estrapolerà il contenuto di essi dalle pagine. Eventualmente si potrebbe procedere aggiornando le meta descrizioni delle landing page (nel web marketing, la landing page è una pagina web specificamente strutturata che il visitatore raggiunge dopo aver cliccato un link o una pubblicità) al fine di inserire un testo più ampio e descrittivo e di conseguenza in linea con questa modifica nella lunghezza degli snippet.

Ovviamente questa modifica è stata introdotta anche per quanto riguarda le ricerche effettuate da mobile.